mercoledì 14 dicembre 2016

LE CARTE sono PORTE


Le carte sono porte, soglie sul non-conosciuto. Sono inneschi per l’immaginazione, che attirano nuove storie, nuove associazioni, nuove immagini.
Nell’esplorazione della propria interiorità, la disposizione delle carte e la formulazione di una intenzione si situano come richiesta e affidamento a una condensazione di possibilità. In questo modo,  le carte diventano dei potenti rivelatori e amplificatori di consapevolezza e la scelta di una di esse spalanca  una porta precisa sui mondi celati. Una porta che si apre sull’oltre e agisce come motore per un processo avventuroso e individuale, quanto più affascinante quanto la persona si lascerà portare dalle sue immagini interiori, dalle sue emozioni e dai suoi pensieri.
Le carte sono porte. Esse aprono a viaggi, unici e imprevedibili, nei quali essere pionieri di se stessi.


La porta della foto: Ingresso a Lomilandia è stata dipinta per il borgo di VALLORIA da Anna Motta

lunedì 21 novembre 2016

FAMIGLIA


Il Giocatore ha incontrato una famiglia.
Esperienza nuova per un gioco radice che ha coinvolto tutti in un inaspettato momento di intensità di espressione e di comunicazione.
La generosità e l’apertura dei genitori hanno concesso ai figli di scoprirne non solo le forze, ma anche le fragilità. Questo ha aiutato i ragazzi a esprimersi in termini simbolici con grande sincerità, scoprendo le loro risorse e le incertezze dell’adolescenza.
Riportiamo i testi che hanno scritto sulle  carte del permesso.
Paolo, 17 anni: carta della rosa e del ponte.

Mi sento sereno nell’osservare la carta, in cui vedo un arcobaleno con una rosa, con fiori rossi aperti e non, e dei fiori bianchi.
La storia è quella di una rosa in crescita, sta conoscendo bene le persone lungo il suo sviluppo e decide se farle accomodare all’interno dei suoi petali, oppure se scacciarle con le spine.
Una volta che si è circondata di persone buone raggiunge l’arcobaleno e la felicità.
Il titolo della carta è: rose.

Silvia, 12 anni: carta di Clarion, il guerriero

Mi sento confusa, nella carta ci sono due crepe, una è la ragazza e una è la sua ombra.
La storia:
C’era una volta una ragazza che man mano che cresceva diventava qualcosa che di preciso nessuno sa,  la sua ombra diventò cattiva e imbattibile. La ragazza per non fare soffrire nessuno si uccise.
Il titolo della carta è: l’ombra una volta gentile.

Il Giocatore ringrazia questa famiglia per la disponibilità ad accogliere le sue carte e per l’importante condivisione e si inchina, ancora una volta, di fronte alla bellezza delle anime e della vita.


giovedì 20 ottobre 2016

COMPLEANNO

Il Giocatore è stato invitato a un compleanno. La festeggiata ha voluto “regalare” ai suoi amici e parenti un incontro con le carte, per condividere emozioni inaspettate e conoscersi  un po’ di più.
Le persone (tra i 14 e i 70 anni) hanno chiesto un “messaggio”, e dopo aver osservato le 40 carte coperte, hanno posato una piccola pietra su quella scelta. Poi, l’hanno presa, guardata, ascoltata e hanno scritto le loro sensazioni e il loro pensieri.
Un altro modo di condividere, un altro modo di incontrarsi.
Di stare insieme e “sentire” le storie del Giocatore.

lunedì 19 settembre 2016

DUIR WID mutamento



Tutto è già codificato o ci sono possibili incidenze nella vita attuale? Dove si muove l’imprevisto, mentre evolviamo e cambiamo, apriamo porte mai varcate…
Scrivendo abbiamo dato voce al non conosciuto, abbiamo attraversato i confini e scoperto altre vie, ora possiamo incontrare il mutamento e scoprire la fiducia della resa alla vita. Così DUIR WID, la quercia del sapere, apre l’ultimo varco e libera il volo delle carte del giocatore.

DUIR WID centro


La forma appare nel presente, nelle scelte che si compiono, nelle relazioni che si instaurano, nei vissuti, nelle risorse. Il CHI SIAMO ci porta al centro di noi stessi, a riconoscere le potenzialità, a soddisfare le aspirazioni e ad affrontare le difficoltà. 

Così le parole che scriviamo percorrono il nostro fiume interiore, descrivono il conosciuto e l’accantonato.
DUIR WID, la quercia del sapere, svela la donna, mentre le carte del giocatore accendono l’immaginazione.

giovedì 15 settembre 2016

DUIR WID radici


Dove affondano le nostre radici… quali gli spazi e i tempi che possiamo conoscere… La memoria protegge generosamente alcuni momenti, ne riconsegna altri alla coscienza in cammino.
La vita, le vite nel tempo e, in assenza di tempo, nuove concezioni di esistenza...
Il pensiero ha limiti che possiamo trascendere, aprendoci a  visioni altre, accettando le eredità e liberando parole e immagini su fogli aperti all’ascolto.
Così DUIR WID, la quercia del sapere, ci accompagna nel viaggio e le carte del giocatore danno forma al sentire.

altre info su NOTIZIE

giovedì 18 agosto 2016

STORIA

Questo è un dettaglio della carta che Ornella ha scelto, come sua carta del presente. Ecco cosa ha scritto:
Un bimbo aveva appena ricevuto in regalo un grande aquilone molto particolare per la sua forma strana, piuttosto astratta. La cosa bella dell’aquilone era la corda, composta da centinaia di nastri di vario colore che, con il movimento dell’aquilone, si aprivano e si chiudevano formando delle spirali veramente sorprendenti. Il bimbo, felice, corse nei prati per provare il nuovo gioco. Corse tanto, facendo andare l’aquilone di qua e di là nel cielo. Tornando a casa, si accorse di aver perso l’estremità dell’aquilone. Come ciò era potuto accadere ? Forse l’aveva agitato con troppa energia ? Forse il vento ? Cercava di capire quanto era successo e si sorprese a pensare che, tutto sommato, non era così dispiaciuto e triste… perché gli era rimasto il pezzo più bello: i nastri dalle mille forme e dai colori sgargianti!




lunedì 18 luglio 2016

ESTATE!

Il giocatore ha incontrato.
Volti, sorrisi, silenzi e pianti. Parole.
Come sempre le sue carte hanno portato a galla le emozioni e i progetti, hanno messo in luce il non conosciuto e i desideri.
Grazie a tutti.
Grazie alle persone che hanno partecipato alla festa del solstizio.
Grazie a Claudio che ci ha accolto nella sua isola fiorita.
La sua e le altre storie rendono il cammino del giocatore sempre più intenso.
E siete tutti invitati a condividerle su questo blog.


LA CARTA DELLA GUARIGIONE

Era stato un cuore agitato. Mai al suo posto. Rosso, certamente, irrorato di forza e vitalità, ma spostato rispetto al centro.
Si era appoggiato ai polmoni quando la tempesta aveva spezzato la nave ed era scivolato nella testa per affrontare nuovi problemi.
E poi era precipitato a terra nelle lunghe notti del nord e aveva pulsato irregolare nella gola e nei polsi, volendosene andare.
Ora, invece, era un cuore al suo posto. Morbido nella cavità complementare, armonico nel ritmo che spingeva il sangue come onde di luce in tutto il corpo, generoso e pago, della vita e dell’ossigeno che lo sosteneva sempre. Ed era per questo che poteva accettare la pioggia e il fuoco del braciere, per questo godere del vento, ascoltando il palpito della terra, danzando insieme.
Ed era come se avesse lunghe braccia per incontrare il mondo e rami e radici e sguardi per nutrirsi di luce.
Era vivo, vero. Al suo posto.

domenica 29 maggio 2016

IL RACCOGLITORE DI FIABE


E così è stata la carta del Raccoglitore di fiabe  a comparire per prima su questo blog! Una carta che parla di occasioni e incontri che consentono di far evolvere le proprie emozioni. Ci si può fidare delle proposte che la vita offre, ma è bene  essere disponibili ad afferrarle e riuscire a lasciare qualche acquisizione, per fare spazio al nuovo. Le opportunità vanno colte nel momento in cui si presentano e raccontare è una opportunità. Raccontare il proprio vissuto, i propri sogni, il proprio dolore consente alle emozioni di mettersi in moto e di trasformarsi. Consente di condividere uno spazio-tempo prezioso e ricco di suggestioni, fino a quando è possibile…

Poi, si alzò il vento.L'alba profumò di ciliegio, le ruote del carretto iniziarono a muoversi. Il raccoglitore di fiabe spazzolò il suo cappello viola e spinse il carretto fuori dalla città. Colori pulsavano e danzavano con lui come fuochi di carnevale. Verso altre città, altre radure, altri silenzi…

Siete tutti invitati a scrivere qualche riflessione  sul tema proposto e, se  già conoscete la carta del raccoglitore, a condividere le vostre storie.

Paola e Nadia




martedì 24 maggio 2016

EMERGENCY




Domenica 22 maggio abbiamo partecipato, insieme all’Associazione “L’Agrou”, alla manifestazione “I giardini di Emergency” organizzata nello splendido scenario offerto dal Castello Tour de Villa di Gressan.
Le intense immagini dei video proposti, relativi all’intervento di Emergency in  zone di  estrema crisi, bellica e sanitaria, hanno suscitato, come sempre,  emozione e ammirazione per il coraggioso impegno  dei suoi operatori.

E il giocatore ci ha ricordato  La carta del dolore e della terra”. 



…Un ragazzo tremante perdeva, giorno dopo giorno, la battaglia con un male che corrodeva le ossa, paralizzava il gesto. Solitudine come gesso imbiancava il suo sguardo e demoni di paura frantumavano l'angelo della speranza e dell'accettazione.

L'amica incontrata sulla sponda del fiume gettava sassi e ricordi nell'acqua, ma questi galleggiavano e l'onda li riportava a riva, dove lei li raccoglieva, li accarezzava e li rigettava nell'acqua un'altra volta. Un'altra danza ripetuta nell'infinito, per sbriciolare gli spigoli e -forse un giorno- non ferire più le mani.

Il bambino dagli occhi grandi aveva fame. Bisogno primario di forza per sopravvivere, acqua e fuoco per incendiare e lavare le piaghe di un nascere senza riposo, destinato a lotte e fatiche. I fratelli insanguinati da armi e lavoro, le sorelle tagliate, vendute, schiacciate. Nel silenzio accecante dell'urlo.

Un vecchio cercava risposte fra corpi e macerie, impazzendo e danzando al suono della sua ninna nanna. Scavando al riparo dei fucili la fossa della famiglia.

Il giocatore sentiva il dolore nel naso, nella bocca, nelle orecchie. Lo sentiva iniettarsi nel collo, trucidare i pensieri, smembrare la pelle. Troppo.
Allora, venne un raggio di luce a strapparlo dal pozzo, a gettarlo, esangue, per terra. Il giocatore di carte alzò il capo verso il tavolo: la carta girava vorticosamente su se stessa. Si alzò. Prese un coltello e la inchiodò sul legno.
Poi, corse fuori nel bosco, sulla collina. Raggiunse l'antico ulivo argentato, ne abbracciò il tronco e pianse.

giovedì 19 maggio 2016

BENVENUTI!

          
Benvenuti!
Apriamo questo spazio del Giocatore a tutte le persone che hanno già incontrato le sue carte e a chi si appresta a farlo attraverso questo sito. Uno spazio di condivisione  per esprimere le proprie sensazioni rispetto alle carte e per raccontare le storie che hanno suscitato.
Un’occasione per porre domande, srotolare pensieri e immaginare scenari.
Vi aspettiamo su questa piattaforma per un saluto, un’emozione, un’idea.
Perché tutti siamo giocatori.

Nadia e Paola